“Da questo momento il corallo entra a pieno titolo tra le gemme d’élite, con un suo proprio piano di studi che verrà, dopo Marcianise, offerto in varie lingue nelle sedi dell’IGI sparse in tutto il mondo” sostiene Francesco Sequino, gemmologo e A.D. Gem-Tech.

Le gemme più studiate ed analizzate, tradizionalmente, sono diamanti, zaffiri, rubini, smeraldi e perle, perché in cima alla lista dei sogni degli appassionati di gioielli. Molti si chiedevano dove collocare allora il corallo, una pietra preziosa che nel commercio mondiale raggiunge cifre molto elevate negli scambi, paragonabili a quelle delle “big”. L’International Gemological Institute, il più importante Istituto privato di certificazione al mondo, ha allora deciso di colmare questo vuoto nella formazione tecnica dei gioiellieri e degli appassionati introducendo un corso gemmologico interamente dedicato allo studio del corallo e fortemente voluto dal CEO Roland Lorie, recentemente in visita a Oromare, il centro Orafo di Marcianise, che ha ospitato un incontro per lanciare il corso.

Il Meeting gemmologico IGI di Marcianise del 28 maggio 2019, giunto alla quarta edizione, pone il distretto orafo campano al centro della ricerca e della didattica gemmologica mondiale. L’evento è stato offerto al pubblico grazie alla stretta collaborazione tra IGI e Confcommercio Campania, da anni partner nell’offerta agevolata di percorsi formativi utili ai gioiellieri. Allo scopo è stato svolto un seminario sulle tecniche di identificazione e di valutazione delle varie specie di corallo, tenuto dal docente IGI, responsabile per la Campania prof. Francesco Sequino. “E’ il momento giusto per sensibilizzare tutti gli operatori sulla grande opportunità offerta dell’ingresso del corallo nei nostri programmi di studio in tutto il mondo – ha dichiarato Paolo Minieri, Presidente di IGI International Gemological Institute Italy – perché sempre di più paesi come la Cina, il più importante importatore di corallo, insistono per comprare nella massima sicurezza. Le maggiori conoscenze contribuiranno ad incrementare il valore di una gemma che è l’unica a vantare una manifattura italiana, proprio nel distretto a noi vicino di Torre del Greco”.

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