In occasione della presentazione del nuovo Corso sul Corallo IGI International Gemological Institute, che verrà presentato il 28 Maggio 2019 nel corso del Meeting Gemmologico GemTech-IGR-IGI Alumni 2019, abbiamo fatto qualche domanda a Francesco Sequino, FGA Gem-A, GG IGI, membro AGA (American Gemological Association), docente IGI International Gemological Institute presso la sede di Marcianise (CE) ed AD dell’Istituto Gemmologico Gem-Tech, che proporrà nell’occasione un seminario gratuito intitolato “Il corallo. Criteri di identificazione e valutazione”.

Quali novità ci saranno durante il Meeting 2019 dell’IGI International Gemological Institute Italy e di Gem-Tech?

Parleremo di corallo. Finalmente vede la luce un vecchio progetto, partito già diversi anni fa e che ha impegnato i distretti IGI italiani su molti fronti. Infatti annunceremo il lancio di un vero e proprio corso sul corallo. La preparazione di un programma di insegnamento specifico su questo argomento non poteva che essere affidata al nostro territorio, che a Torre del Greco trova il centro mondiale della produzione e della distribuzione. Era un vuoto che nella formazione gemmologica andava colmato. Dal 2020 il corso IGI sul corallo sarà reso disponibile da tutti i centri formativi italiani per poi approdare in tutto il mondo.

Un vuoto negli studi sul corallo?

No, l’argomento ha una grande letteratura scientifica. Da questa abbiamo attinto molto. In particolare il CIBJO (Confederazione mondiale della gioielleria) sta determinando una notevole accelerazione degli studi sul corallo con la pubblicazione del Coral Blue Book nel 2015, una pietra miliare per la terminologia e l’impostazione del lavoro gemmologico. Noi ci atteniamo alle indicazioni cella commissione CIBJO ed aspettiamo con interesse i prossimi sviluppi.

Si trattava allora di un vuoto nell’insegnamento in gemmologia?

Anche questo è vero solo in parte. Molti istituti offrono da tempo una buona preparazione sul mondo delle gemme organiche in generale. Ma per importanza e volumi commerciali possiamo piuttosto equiparare il corallo alle perle, non certo ad altri materiali poco significativi e poco costosi. Se si fa in gemmologia una trattazione specifica per le perle, perché non farla sul corallo?

Le perle sono tradizionalmente identificate anche per arrivare ad una valutazione. Le differenze di qualità e di caratteristiche incidono molto. È così per il corallo?

Certo. Le recenti impennate delle quotazioni rendono necessaria una precisa ed accurata descrizione delle qualità. Bisogna individuare le specie e le caratteristiche qualitative, che poi sono incentrate sui criteri tradizionali in uso per la valutazione di tutte le gemme.

E quindi il corso IGI sul corallo cosa consentirà di fare agli studenti?

Potranno innanzitutto identificare il materiale, distinguendolo dalle imitazioni e dai parenti prossimi tra gli altri generi di idrozoi diversi dal corallium che spesso si trovano sul mercato e non sono correttamente individuati. Potranno inoltre riconoscere i trattamenti.

 

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